“Il Professore per due ore ha catturato l’attenzione del numeroso pubblico presente nell’auditorium con grande maestria. L’amore per la sua Napoli, per lo studio, la sua passione per la robotica, hanno trasmesso fiducia e speranza ai nostri giovani maturandi. Il racconto della sua vita, il lavoro, le sfide che partono da una terra che appare sempre perdente, ci consegnano invece un sentimento e una voglia di conoscere e saper fare bene… di non arrendersi. Un grande Napoletano che tutto il mondo ci invidia. Grazie di cuore”.
Scrive così il prof. Carmine su WhatsApp a Francesca Del Duca, che insieme a tutta la comunità della robotica ha potuto ascoltare anche alla RomeCup 2019 Bruno Siciliano, Professor of Control and Robotics, Director of the Interdepartmental Center for Advanced Robotics in Surgery (ICAROS), Università degli Studi di Napoli Federico II.
“L’ho contattato a novembre scorso invitandolo alla nostra scuola”, spiega Carmine. ” Ha mantenuto la parola. Ieri è stata una giornata che resterà nella storia. Si è trattenuto oltre il previsto. È una persona straordinaria…”
Ma le buone notizie che Carmine Nasti scrive sulla chat non si fermano qui. La RomeCup continua a portare fortuna!
“Spero che vi faccia sapere che il mio l’alunno Antonio Gargiulo della 5ª k del corso di automazione che ha partecipato al contest NonniBot con la Federico II classificandosi con il suo team al secondo posto [vedi la notizia Come agisce un robot], ha vinto questa mattina il primo premio al concorso nazionale “Creare con l’elettronica” con il progetto “Smart Solar Panel”. L’impegno della Romecup porta ancora una volta fortuna…”
]]>E la robotica educativa, così come interpretata dalla RomeCup, può giocare questo ruolo strategico, orientando in modo corretto giovani e giovanissimi.
Nella breve intervista realizzata da Ilaria Bonanni nella giornata di apertura della manifestazione Maria Chiara Carrozza sottolinea l’importanza della RomeCup per le scuole, per sua trasversalità e la capacità di mettere in dialogo le discipline.
A RomeCup 2019 Maria Chiara Carrozza, direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi, è stata intervistata dalla giornalista Federica Meta nel Plenary Preview Talk “Donne e robotica” (Università Roma Tre, 2 aprile 2019).
]]>Oggi vi proponiamo alcune interviste realizzate da Ilaria Bonanni in Campidoglio nella giornata delle finali. Volti e voci di ragazze e ragazzi esprimono con grande evidenza lo spirito della RomeCup che trasforma la scuola, appassionando gli studenti allo studio, al lavoro collaborativo e alle sfide della conoscenza.
Emanuele è il capitano del team SPQR2. Insieme ad Achille, Emanuele, Siria e Dario ha vinto la RomeCup 2019 nella categoria Soccer Light Weight WEIGHT, conquistando il titolo per partecipare ai mondiali di robotica in Australia. Dietro le quinte, mentre lavora nelle officine robotiche agli ultimi dettagli, ci racconta la sua esperienza e il valore di un evento come quello della RomeCup dedicato alla robotica.
Lei è Victoria, ha 18 anni ed è appassionata di robotica e automazione. Alla RomeCup 2019 rappresenta il team SPQR1.
Victoria e Arafat, 20 anni, del team SPQR1 alle prese con una riparazione del loro attaccante. La robotica è una “antidisciplina”, perché mette insieme competenze di settori molto diversi e “costringe” al lavoro collaborativo.
La premiazione del team SPQR2
Nell’intervista di Cecilia Stajano [@CStajano], Celestino racconta come la robotica educativa trasforma la scuola quando entra in classe.
Con Michele Baldi e Alfonso Molina, Celestino Rocco è autore di due manuali di robotica educativa “Primi percorsi e giochi interattivi” e “Competizioni: un percorso formativo con micromondi ex robotica e lego NXT” [vedi Materiali didatticinell’area RISORSE].
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Nell’intervista realizzata da Cecilia Stajano [@Cstajano] in Campidoglio, Andrea ci racconta la sua passione per la programmazione, come possibilità di progettare soluzioni utili per tutti.
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Nell’intervista realizzata da Cecilia Stajano e Ilaria Bonanni prima della prova finale, due piccoli progettisti del team raccontano il loro progetto per la RomeCup 2019, “un lavoro che unisce la grammatica alla robotica”.
Hanno 9 anni, frequentano la quarta della scuola primaria e sono “allenati” dalla bravissima e appassionata maestra-coach Flaminia Mariotti.
Una breve sequenza della prova del team Robo Book registrata con uno smartphone.
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Per la prima volta alla RomeCup l’Istituto comprensivo Emma Castelnuovo di Roma ha partecipato nella categoria On Stage con diversi team, allenati da Marco Brocchieri. Per la finale in Campidoglio erano presenti tre generazioni: Giulia, 12 anni, la mamma e i nonni.
Nell’intervista di Ilaria Bonanni l’emozione di Giulia, la complicità della mamma e la curiosità della nonna.
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Alle gare di robot (Soccer, Explorer, Rescue, On Stage, Rescue Simulation) e ai contest creativi tra studenti in alternanza scuola-lavoro e atenei italiani, si sono aggiunte nuove sfide: l’hackathon “Robotica e scienze della vita”, in collaborazione con Regione Lazio, Lazio Innova e Università Campus Bio-Medico di Roma, e la challenge “SuperConnected Robot” lanciata da Invitalia e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa a startupper, studenti e ricercatori. Premiati anche i vincitori del contest “5G4School” promosso con la Fondazione Lars Magnus Ericsson.
Al termine delle fasi finali delle competizioni, che hanno visto in sfida 148 team di 30 scuole di 10 regioni italiane e una squadra di Malta, oggi nella Protomoteca in Campidoglio sono stati consegnati i premi ai team vincitori delle nove categorie in gara.
XIII Trofeo Internazionale Città di Roma
Selezioni nazionali RoboCup 2019
Le squadre vincitrici delle selezioni nazionali accedono a RoboCup Junior, i mondiali di robotica in programma a luglio in Australia. I secondi classificati del Rescue Simulation e del Soccer e i primi classificati nelle categorie On Stage partecipano agli europei di Hannover. I premi, di 1.000 euro ciascuno, sono stati offerti da Regione Lazio e Lazio Innova.
Premiati anche i vincitori dei contest universitari che hanno visto impegnati 9 atenei e 20 scuole nell’ideazione di soluzioni robotiche innovative applicate all’agricoltura, assistenza, riabilitazione, ambiente marino e interfaccia cervello-computer:
Il premio speciale in memoria di Federico Mattogno, messo a disposizione e consegnato oggi in Protomoteca dai suoi genitori, è stato assegnato al progetto “PowerHead” della categoria Cobot, realizzato dai giovani dell’IIS Vallauri di Velletri con gli universitari del Campus Bio-Medico di Roma.
Alla RomeCup 2019 sono stati assegnati anche i seguenti riconoscimenti:
Sostengono la tredicesima edizione della RomeCup, promossa con il patrocinio di Roma Capitale, Regione Lazio, Lazio Innova, Invitalia, Comitato paralimpico, Inail,Ambasciata americana a Roma, Enea, Fondazione Lars Magnus Ericsson, Olivetti,Dell EMC, Ligra, Google. Media Partner Radio Rai e Studenti.it.
Nella piccola Protomoteca, intitolata “Laudato si” in occasione della recente visita di papa Francesco in Campidoglio, si svolgono le finali della categoria On Stage. Nella Sala della Protomoteca sono allestiti i campi di gara per le altre categorie e per le esibizione dei Nao, nella veste di calciatori umanoidi.
Sostengono la tredicesima edizione della RomeCup, promossa con il patrocinio di Roma Capitale, Regione Lazio, Lazio Innova, Invitalia, Comitato paralimpico, Inail, Ambasciata americana a Roma, Enea, Fondazione Lars Magnus Ericsson, Olivetti, Dell EMC, Ligra, Google. Media Partner Radio Rai e Studenti.it.
Gallerie fotografiche
ROMECUP – 5 APRILE 2019
AGENDA
ore 9 – 12 | Campidoglio, Sala della Protomoteca
Fasi finali delle competizioni
Esibizione dei robot umanoidi NAO a cura dell’Università Sapienza di Roma
CERIMONIA DI PREMIAZIONE
ore 12.30 | Campidoglio, Sala della Protomoteca
Premiazioni per le diverse sfide: gare internazionali e hackathon.
Partecipano i partner dell’iniziativa.
Modera Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale
Intervengono (in ordine alfabetico)
CARTELLA STAMPA
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